La figura di Tiberio Claudio Druso, rimasto per anni nell’
ombra rispetto ai numerosi studi su altri imperatori, è stata
riscoperta soltanto negli ultimi decenni. Si è dovuto prima
fare i conti con alcune importanti testimonianze archeologiche,
che hanno reso evidente la portata delle sue scelte
politiche e l’ incidenza elle sue riforme amministrative,
spingendo anche a una rilettura critica delle fonti della
storiografia di matrice senatoria, a lui troppo spesso ostili.
Per comprendere fino in fondo il regno del discusso imperatore,
occorre metterne in luce la personalità, l’ operato
politico e amministrativo, il legame con Augusto e con il
celebre fratello Germanico, nonché il tragico rapporto con
le mogli Messalina e Agrippina, sullo sfondo della corte
imperiale romana e delle controverse vicende della dinastia
giulio-claudia. Importante è il legame con la figura di Augusto,
al quale chiaramente Claudio sempre guardò con il
suo riformismo di stampo formalmente tradizionalista, che
emerge non solo dalle decisioni politiche, ma anche dalla
comunicazione per immagini della produzione artistica e
della scultura di epoca claudia.