La quasi totale assenza di resti umani ad Ercolano per lungo tempo fece pensare che gli abitanti si fossero salvati dalla catastrofe che si abbattè sulla loro città la notte del 79 d.C.. Quest'idea fu smentita dalla macabra scoperta, avvenuta nel 1982, di oltre 250 scheletri sull'antica spiaggia di Ercolano. Oltre 10 anni di studi condotti su questi resti ossei hanno consentito di stabilire le cause esatte della morte dei Fuggiaschi, le temperature a cui essi furono esposti e le modalità del seppellimento dei corpi. Inoltre, le analisi antropologiche hanno anche chiarito molti aspetti del modo di vita nella Ercolano del I secolo d.C.: sono state ricostruite le malattie più frequenti, le caratteristiche della dieta, le abitudini di vita e di lavoro, con aspetti anche inattesi, come quelli tipici di alcuni fanciulli:"Le lesioni [ossee] rivelano un'antica società nella quale i bambini, anche quelli più piccoli, erano impiegati in lavori manuali pesanti: una situazione che coinvolge ancora almeno 375 milioni di bambini nel mondo di oggi" (The Lancet, 352:1634).
In 1982 the archaeological excavation of Herculaneum's ancient beach began, and we discovered that notwithstanding the near-perfect evacuation of the town there were victims of the eruption. Indeed, the skeletons of about 250 people were found. The anthropological exhamination of these unic bone materials throws light on the paleobiology of an Ancient Roman population whose habits and culture are well known to archaeologists. In particular, we reconstruct the most frequent diseases, the alimentary habits, and the life and work activities also in children: "The [bone] lesions reveal an ancient society in wich children, even of the youngest age, engaged in heavy manual labour: a sourge that still affected at least 375 million children throughout the world today" (The Lancet, 352:1634).