Nel descrivere il sarcofago inv. 75-1879 del Victoria and Albert Museum di Londra, tema principale di questo volume, la prima scrupolosa indagine di John Charles Robinson non poteva leggervi altro che un "sarcofago di splendida esecuzione e di grande valore".
Esso non rappresenta una novità per gli studiosi di storia dell'arte, ma è parso necessario riprenderlo in esame per le novità che apporta, e l'occasione è stata offerta dal Convegno internazionale di Studio Giustina e le altre Sante e culti femminili in Italia settentrionale dalla prima età cristiana al secolo XII. Chi si soffermava davanti a questo monumento, sia che fosse stato pensato come una mensa d'altare o come un semplice cenotafio eseguito nel 1476 forse da un certo Gregorio di Allegretto, non poteva immaginare che le figure di Santa Giustina giacente e degli Angeli turiferari fossero state realizzate scolpendo il fondo esterno e i lati corti di un sarcofago romano.