Medioevo
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      ISBN: 9788891312211

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    Se si misura in termini di secoli l'intervallo che separa l'ebook, il libro digitale, dal codice trecentesco, il distacco assume una connotazione vertiginosa, contando più di settecento anni. La sensazione di estraneità è la prima reazione rispetto ad una realtà che sembra non appartenerci più.
    Ma se ci si avvicina con habitus filologico alla testimonianza del libro manoscritto, come prodotto di una dimensione storico-culturale nella quale il presente affonda le sue radici, la ricerca avrà la connotazione di una riscoperta, capace di illustrare anche il nostro contemporaneo.
    Allora le unità narrative demarcate dalle maiuscole del codice hamiltoniano non ci sembreranno più tanto diverse dai blocchi del diagramma flow chart, l"alberatura" che definisce i flussi logici dei siti Internet; l'allegoria figurata posta alla fine del libro di preghiere di Francesco da Barberino si allineerà, nella nostra mente, al parlare per immagini di Instagram, dove a ciascuno è data la possibilità di raccontare la propria vita in forma esemplare. Così nella scoperta propaganda dei codici "municipali" di lirica trecentesca avvertiremo il principio che anima l'informazione deviata, capace di sfociare in pericolose fake news. In questa ottica, la preoccupazione di Giovanni Boccaccio, che, alla fine del Decameron, si concentra sul problema etico e sociale della ricostruzione della società dopo il flagello della peste, non ci risulterà più estranea. La linea della continuità si rivela più forte di quella della frattura ma non può essere lo spirito del collezionismo archeologico ad animare il recupero: solo la contestualizzazione dei materiali letterari e librari, con scrupolo di storicità e piena coscienza della distanza spazio-temporale, è capace di fare del nostro punto di vista, così "altro", un nuovo punto di forza. La presente raccolta di saggi trecenteschi propone in questi termini una risposta all'attesa del lettore, seguendo il solco, mai arido, del reperimento e della certificazione dei dati, che nelle pagine di questo volume sembrano assurgere a costellazioni, capaci di ammaliarci nell'illusione che il mondo sia un sistema.

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    Premessa
    1. Semiotica delle lettere maiuscole nel codice autografo del Decameron di Giovanni Boccaccio (Berlin, Staatsbibliothek, ms. Hamilton 90). Classificazione e tipologia, funzione sintattica, metrica e narrativa
    2. La «savissima» Griselda e l’amor coniugale
    3. Il Decameron di Giovanni Boccaccio e la nascita della novella
    4. In margine all’edizione critica del Decameron secondo l’autografo hamiltoniano (Firenze, Accademia della Crusca, 1976)
    5. Loci critici della tradizione decameroniana
    6. Nuovi accertamenti sul codice Holkham misc. 49 (H)
    7. «Io sono la tua Roma». Immaginario e funzione narrativa della città eterna nel Filocolo di Giovanni Boccaccio
    8. L’Officiolum ritrovato di Francesco da Barberino: un’allegoria figurata della prima metà del Trecento
    9. Una nuova tipologia libraria: i codici “municipali” di lirica volgare antica e la tradizione della poesia trecentesca (mss. Barberiniano latino 3953; Barberiniano latino 4036; Biblioteca Augusta 3430; Bolognese universitario 1739; Estense Càmpori 38; Estense Càmpori 1258; Gaddiano Reliqui 198; Vittorio Emanuele 563)
    10. Abbreviazioni bibliografiche
    11. Indice topografico dei manoscritti

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